L’ultima volta che è stato a casa mia il caro Teddy si è prodotto in una gaffe che, sinceramente, mi ha fatto cadere le palle (in senso figurato) e l’entusiasmo (in senso reale) per terra. Non che sia nuovo ad uscite poco felici, ma finora si era trattato di peccati veniali, mentre questa volta ha quasi valicato il limite dell’accettabilità, quantomeno il mio.
Veniamo ai fatti, nudi, crudi e senza fronzoli: mentre io stavo preparando il caffè, lui era con me in soggiorno, intento a scrutare attentamente i titoli presenti nella mia libreria , quando si è soffermato su di una foto che ritrae me e la mia migliore amica. Si tratta di una bella foto, in bianco e nero, scattata da un amico durante una serata, in cui siamo venute entrambe veramente bene.
Lui la prende in mano per guardarla meglio e, tutto entusiasta mi dice:
“Ma che bella questa foto! Sei venuta proprio bene!” – fin qui tutto normale, solo che un millisecondo dopo aggiunge: “perché, sai, tu non sei bella, ma solo fotogenica.”
Un sorriso, che somigliava più ad una paresi, e ha quasi visto la sua fine sul mio viso.
“Beh, ma dai, perché fai quella faccia? A me piaci, è ovvio, ma non sei bella.”
Come sarebbe a dire che io, per te, non sono bella? A parte il fatto che me lo dici spessissimo, perché allora ci hai provato con me per dieci anni (dieci!)? Perché adesso, all’improvviso senti il bisogno di sminuire il mio aspetto? Perché?
Certo, ha poi corretto il tiro, ha ovviamente detto che scherzava, che si riferiva al fatto che sono un pochino più alta di lui, che sono troppo morbida per essere la bellezza tipica del momento, ma lui adora le mie curve, e cazzate similari. Ma queste cose sono, appunto, cazzate: orma il danno è fatto (e ringraziasse che non l’ho buttato fuori perché non c’erano più treni e perché va beh, ormai era lì, tanto vale ballare).
A parte il fatto che una relazione come la nostra si basa sull’attrazione reciproca; a parte il fatto che, per quanto mi riguarda, il suo desiderarmi, ricoprirmi di complimenti e attenzioni, è parte integrante della mia attrazione nei suo confronti (ci sono momenti nella vita in cui una donna ha bisogno di queste cose: più o meno dai quindici ai novant’anni!); a parte il fatto che se sei Tina Pica puoi essere fotogenica quanto vuoi, ma di certo non diventi la Bellucci in foto; a parte il fatto che io sono bella, anche se non si può piacere a tutti, ma come diavolo ti viene in mente? Ma cosa ti dice la testa?
Questa infelice uscita non mi è andata giù, e questo mi pare palese, ma, riflettendoci dopo, a mente fredda e voglie sopite, ho avuto la netta impressione che lui volesse, in qualche modo, sminuirmi.
Forse patisce che io non gli dica che è bello, oppure di essere un po’ più basso, o che ne so, ma perché le persone, per sentirsi migliori, hanno la necessità di sminuire chi gli è accanto in quel momento?
È una cosa che non ho mai potuto tollerare: lo trovo meschino, e vile, anche perché – oltretutto – non è una gara. Ognuno ha sue prerogative e caratteristiche e, inoltre, per quanto mi riguarda, preferisco frequentare, a tutti i livelli, persone diverse da me, magari migliori, che abbiano qualcosa da insegnarmi.
Temo che i miei ormoni – per quanto lo riguarda – siano già sulla strada per Vercelli, e che ci resteranno per un po’.