La scorsa settimana, una cena tra amiche ha spalancato un’agghiacciante finestra sulla vita sessuale dei miei concittadini, quantomeno su quella di taluni – e spero solo sulla loro, a questo punto.
Entrambe le fanciulle in questione sono fidanzate, da quattro e cinque anni per la precisione, ed entrambe sono andate a convivere con i rispettivi uomini all’incirca un anno dopo essersi appunto fidanzate. Comunicati così i dettagli atti ad inquadrare la situazione e, soprattutto, a rendere felici gli amanti della statistica, vo’ a narrarvi il dramma senza por altro tempo in mezzo: entrambe le fanciulle lamentano la passività sessuale pressoché totale dei compagni.
In pratica, devono sempre essere loro a prendere l’iniziativa e ,spesso, il fatto stesso di prenderla è vissuto con fastidio dal maschio, che è sempre in altre faccende affaccendato o (ovviamente!) stanco.
Per di più, con tali presupposti, il rapporto dura quel che dura e la soddisfazione è quel che è, tanto che l’affermazione principale della serata è stata: “vedi un po’ se devo provarci, insistere, sentirmi una pervertita ninfomane, per ottenere il privilegio di farmi cinque minuti di cavalcata mentre lui se ne sta sdraiato con le mani dietro la testa e mi concede il lusso di lasciarmi fare” (cit. letterale).
Ora, capite anche voi che queste sono notizie decisamente inquietanti. Drammatiche. Notizie che non fanno che confermare alle persone come me che il matrimonio o la convivenza sono davvero la tomba non dell’amore, ma del desiderio e della passione.
Mi rendo conto che chi mi conosce solo attraverso le poche pagine di questo blog potrebbe stentare a crederlo, ma ho avuto anche io più di un’esperienza di vita di coppia, addirittura per anni, e l’amore e la passione non hanno fatto difetto durante tutta la durata della coppia stessa – tranne che nell’ultimo caso di relazione stabile, quattro anni di cui due buttati al vento nel tentativo di rianimare (in me) quanto vissuto nei due anni precedenti. Io però non ho mai convissuto stabilmente e con tutti i crismi con un mio fidanzato, per cui mi chiedo e vi chiedo: è davvero questo il destino ineluttabile che attende tutte le coppie che decidono di vivere insieme?
Inevitabile arriva il pigiamone, la ciabatta, ma soprattutto un compagno che devi praticamente violentare, e per gentile concessione? Con l’aggravante di avere pure, e da sempre, una fama da leone del materasso?
Sul serio, io non posso pensare che, una volta trovata la persona con cui buttarsi in una storia vera, poi vada a finire così.
Mi viene l’ansia, e non posso che pensare che fare l’amante a vita sia la migliore delle soluzioni: il bello e il piacevole a me, le rogne e i fastidi alle fidanzate ufficiali!