La prima volta che sono andata a cena da Teddy sapevo perfettamente che ci avrebbe provato con me e avevo già deciso di dirgli di si, dopo un tot di anni passati a rifiutare le sue avances perché era sposato, ma devo ammettere che il rischio che lui non ci provasse a causa del suo inizio tormentato di storia della sua nuova relazione, in quel momento, mi innervosiva parecchio, ma – analizzando la vicenda a posteriori – ha anche contribuito a rendermi quel giusto più seduttiva e spavalda utile a facilitarmi le cose.
Va detto che il suo proposito di restare fedele alla sua nuova fidanzata è durato circa venti minuti, ma io sarò in qualche modo responsabile della sua caduta, no? (ditemi di sì o sarò costretta ad abbandonare tutte le mie velleità da demone tentatore, cui invece tengo tantissimo).
Certo, se non vuoi rischiare di cadere in tentazione non inviti la tua ex collega ed amica che ti piace da sempre a cena a casa tua e, magari, non aggiungi che per questioni di comodità dei rispettivi mezzi di trasporto (Trenitalia, oh cara!) è più comodo se lei si ferma a dormire e riparte la mattina dopo così prendiamo il treno insieme.
Se non vuoi cadere in tentazione, al massimo ci vai a prendere un caffè dopo il lavoro con questa donna che tanto desideri no? No.
In fondo, il fatto che io abbia chiacchierato tutta la sera con lui come i due “vecchi” ex colleghi che in effetti siamo, mentre lui impastava ed infornava la pizza, mentre cenavamo, mentre sorseggiavamo un bicchiere di genepi, ignorando come sempre le sue allusioni e battute, e poi sia andata a dormire indossando qualcosa che molti definirebbero succinto, non ha in alcun modo contribuito a spingere quest’uomo nel baratro in cui non vedeva l’ora di tuffarsi.
Non abbiamo pensato “all’altra”, né io, né lui, per tutto il tempo che io ho trascorso a casa sua: esistevamo solo noi due, in una sorta di distorsione spazio temporale, ed è stato – in realtà – molto liberatorio (ok, soprattutto il sesso, ma NON SOLO!): andare a letto con un uomo con cui non vuoi avere una relazione ti permette spazi di abbandono e libertà impensabili con qualcuno di cui ti stai innamorando, o con cui vuoi fidanzarti anche se non sei innamorato.
Sapersi desiderata al punto di mettere a rischio una preesistente relazione è un afrodisiaco potentissimo e una botta di autostima che ha pochi eguali.
Lasciar correre la passione a briglie sciolte è un lusso che possiamo permetterci sempre più di rado, insieme a quello di dimenticare di mettere la sveglia e non andare al lavoro il giorno dopo, tanto ormai…
Perché rinunciare a tutto questo? Perché rovinarlo tormentandosi con dilemmi morali?
Non avere remore né dubbi etici fa bene all’amore, inteso nell’accezione più fisica del termine, e all’autostima, e il vero peccato – al momento – sarebbe rinunciarvi.
In fondo, occhio non vede e cuore non duole, dicono.
…sono di quelle realtà relazionali che ,in una realtà che non sia manhattan, incontriamo poche volte nella vita, alcuni, addirittura, mai,
Per questo è afrodisiaco…e dopotutto non è poi così a cuor leggero che si abbandona una (non) relazione appagante sotto il punto di vista sessuale e dell’autocelebrazione, che diciamolo, un pizzico ci sta sempre.
Lontano dagli occhi non significa lontano dai desideri, dopotutto.
Rory ❤
è vero, riuscire a vivere (anche se magari per un breve periodo) qualcosa di così avulso da tutto il resto della nostra vita e proprio per questo libero è raro quanto riusicre ad avere una relazione stabile e sensata…
Lontano dagli occhi non è quasi mai lontano dai desideri, ma i desideri vanno anche realizzati, alla fin fine!
Purtroppo i traditori sono recidivi e purtroppo non mettono a repentaglio la loro relazione “per te”. Lo farebbero (mediamente, non generalizziamo eccessivamente) anche per un’altra. Quindi, non solo non sei la compagna ufficiale ma ci sono buone chance che tu non sia l’amante unica. Se uno accetta a cuor leggero questa eventualità e gestisce con nonchalance gli eventuali sensi di colpa da sfasciafamiglie, allora tutto ok. Ma ci vuole il carattere giusto.
Il “per me” è connesso al qui ed ora, ovviamente non mi aspetto nulla, cosiderato che non si tratta di un uomo con cui vorrei avere una relazione neppure se fosse libero.
però non sono una sfasciafamiglie, questo no. La famiglia (sua) non esiste da più di un anno.
E questa nuova fidanzata è solo una fidanzata… Pe rme fa differenza!
cmq lui mi dà esattamente quello che desidero: ogni tanto un giorno di pura evasione! ^^
ps: bacchettona! 😉
ps: bacchettona! 😉
eh, io, a me, invece, questa còsa di saperlo impegnato e senza alcuna differenza – tipo mi piace fidanzato sposato innamorato eccetera – mi castra.
nel senso che fosse anche per una semplice e liberatoria scopata ho bisogno di sentirmi attratta anche intellettualmente dalla persona che ho di fronte.
e generalmente i paraculi (semplifico eh e peraltro a sommesso parere) non mi ci garbano.
peraltro ho una specie di codice etico professionale per cui con i colleghi neppure morta. troppo complicato.
ma questa è una reazione personale, isolata la quale, sono sempre a favore delle serate leggere e goderecce.
e ognuno individua e vive le sue.
In realtà partiamo da presupposti decisamente simili, che forse non sono emersi ancora adeguatamente dai pochi post di questo blog neonato…
Nel senso, anche per me il presupposto intelletuale è fondamentale: se nons i trattasse di una persona intelligente, arguta, ironica, non mi sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello, ma
lui è così, oltre che un po’ paraculo (se sei geneticamente predisposto al tradimento devi esserlo, temo.)
Riguardo ai colleghi, idem come sopra: manco morta, ma noi siamo ex colleghi da ormai sei anni, quindi il problema non si pone più!
Le serate leggere e goderecce sono fondamentali, e io avevo rinunciato a quelle carnali per troppo tempo: che stolta! ^_^