I matrimoni, per me, sono una splendida occasione per far festa, bere, divertirsi e, spesso, rivedere qualche vecchio amico che, per le più svariate circostanze, avevi perso di vista.
Lo scorso fine settimana ho partecipato ad una riuscitissima festa di nozze, ed ho finalmente rivisto Spiegel, con cui ho un rapporto di grande confidenza, anzi, di grandi confidenzE e ore di discorsoni sui temi più disparati.
Ci conoscemmo ben otto anni fa, in uno dei locali rock della città: amici comuni, interessi comuni, solite cose. Mi piaceva davvero tanto e la terza sera in cui capitò di incontrarci la trascorremmo interamente a parlare di mille cose e ad ubriacarci: mi riaccompagnò a casa e ci baciammo.
Quei baci non ebbero seguito: io avevo lanciato un segnale secondo me inequivocabile, invitandolo a venire una sera da me a guardare un film mentre i miei erano in vacanza, lui mi diede buca all’ultimo momento, e io me la legai al dito: fu così che divenimmo amici e confidenti.
Anni dopo, durante una chiacchierata alcolica delle nostre, lui mi chiese perché non ci fu mai un seguito a quei baci, e io scoprii in quel drammatico frangente che invitare un ragazzo a casa tua a guardare un film , specificando che i tuoi sono fuori città, non è un segnale poi così inequivocabile: lui aveva capito che avessi invitato un po’ tutti gli amici da me per quella sera, per questo non si era fatto scrupolo e aveva dato forfait.
Ora, questo potrebbe aprire un dibattito sulla perenne incomprensione che vige tra uomini e donne, ma non è questo il momento, né lo scopo di questo post. Torniamo al presente e al matrimonio.
Scena uno:
Prima dell’arrivo dei secondi (quindi con un tasso alcolico già soddisfacente), io e Spiegel stiamo fumando sul prato della tenuta, c’è un sole caldissimo, noi siamo in piedi, uno di fronte all’altra, a bordo prato, e conversiamo. Per la precisione lui mi sta comunicando che continua a non spiegarsi come sia possibile che io sia ancora single e che questo per lui resta uno dei misteri più astrusi dell’intero universo conosciuto (in effetti lo è anche per me, ma anche questa volta non ho ottenuto risposte certe, solo elucubrazioni e teorie, che ormai lasciano il tempo che trovano).
Scena due:
il sole è tramontato da un pezzo, siamo a metà, circa, della serata danzante con annesso open bar (quindi con un tasso alcolico ormai ben oltre i livelli di guardia) e io e Spiegel stiamo fumando in fondo al prato della tenuta, ci sono molte stelle, noi siamo in piedi, uno di fronte all’altra, vista vigneti, e conversiamo. Per la precisione lui mi sta comunicando che io gli sono sempre piaciuta, che il fatto di non aver concretizzato dipende esclusivamente da suoi limiti personali e una serie di altre affermazioni inerenti che – non capisco assolutamente come mai! – non riesco a ricordare.
Ormai è notte, e fa decisamente fresco, io indosso solamente un top smanicato e rabbrividisco: mentre parla, lui si slaccia la giacca, se la toglie e me la mette sulle spalle. Pochi minuti dopo ci stiamo baciando, e sono baci molto belli, dolci. È evidente che si tratta solo di un momento di attrazione e vicinanza, e resteranno fini a se stessi, nonostante o forse grazie anche alla deliziosa e raffinata conversazione che li ha seguiti:
– Dai, Carrie, Non tentarmi.
– Non ci penso nemmeno, e poi, sbaglio, o prediligi le donne con le tette piccole?
– Si, ma non riesco a tirarmi indietro davanti alla sensualità.
È l’unica parte dei discorsi fatti che ricordo con chiarezza, ma non temete: ricordo anche perfettamente che poi siamo tornati a bere e ballare in sala con gli altri!
Carrie, io ho l’impressione che tu incontri sempre e solo addormentati. Ma è la stessa impressione che ho su me stessa. Quindi forse sbaglio io.
No no, hai perfettamente ragione!
Incontro uomini che vorrebbero ma non riescono o non possono.
Mai una gioia! 😉
E ci sarà un seguito?
Cmq sempre parti plurigemellari…
Ahahahahah! Questo è poco ma sicuro, DueNote!
No, non ci sarà nessun seguito…
Ah! Altrimenti avresti potuto invitarlo di nuovo e vedere se stavolta capiva il concetto…
L’ho invitato, ma appunto: siamo buoni amici. È stato solo un momento!
E poi non ama le tette grandi!
L’ultima volta che una ragazza mi ha invitato a casa sua ha usato queste testuali parole: “vieni alle 8 che non c’è nessuno”.
E’ stata di parola…sono andato alle 8 in punto e….non c’era nessuno…
Considerata l’elevata spiritosaggine di questo commento, ha fatto solo bene!!!
Questo baciatore seriale mi dà l’impressione di avere qualche problemino nelle fasi successive. 🙂
Mi distraggo un attimo…e qui succedono cose! ^_^
Non ci credo che esistano uomini a cui non piacciano le tette grosse. Credo fortemente che, piuttosto che dire all’amica/compagna di turno che sia una gran gnocca, abbiano la tendenza a evidenziare quello che le manca (nel mio caso le grosse tette, appunto). E valli a capire!
Hai visto?! 😉
In verità, non è cambiato nulla: io e lui siamo e restiamo amici, io continuo a palpitare per Mr. Wrong…
Comunque… Ebbene si, gli uomini che non amano le tette grosse esistono! Io ne conosco ben tre!
Sono più diffusi quelli che hanno bisogno di sminuirti, invece, e sono decisamente più tristi!
Per fortuna, non è questo il caso.
Da amica o da ex flirt che sia, so che Spiegel mi apprezza e mi vuol bene.
Uff, chissà come mai di amanti delle “mezze misure” io non ne ho mai pescati…però evidentemente a loro andava bene lo stesso 😉
Di quelli che sminuiscono mi sono accorta con il consueto ritardo che è pieno il mondo…
carrie, per info, no, quante paglie vi siete fumati?
cioè tipo appendice dei ditini. chè poi non so tu ma tiene occupate le mani, e la bocca. e placa gli animi. (animi?)
Ce ne siamo fumato abbastanza, in effetti… Però non hanno placato gli “animi” del tutto.
Ma è stato solo un momento, una celebration of flirt! 😀
adesso leggo. c’ho sta cosa fastidiosa chiamata lavoro che uff. era per verificare mi vedessi con wordpress (me e il link)
fanculo. questo.
Vedo te, ma non il link, forse perché sono dal cell!
Visto, risposto e seguito! :*
Mitica!
Si… Ma il bacio con quell’altro ancora non c’è!
Attendiamo fiduciosi!
Anche io, nonostante lo sconforto mi colga, talvolta!
ps. comunque sei mitica perchè nel mentre.. vivi! Io ho atteso per anni, col fiato sospeso. E adesso a volte mi dico che sono una gran testona! Potevo almeno divertirmi nel frattempo!
Ti assicuro che il mio fiato non è meno sospeso, però in effetti… Si. Nel mentre e nel dubbio la vita ci presenta momenti emozionanti, e non viverli sarebbe un delitto.
Anche se, dopo, una parte di te pensa che… Avresti voluto fosse lui!
Quello per forza 🙂
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