“Fatece largo che passamo noi!” – ma come noi chi? Noi noi, i bulli; o meglio: il bullo che si annida dentro ognuno, anche nella persona più dolce ed equilibrata che esista (che, detto per inciso, NON sono io.)
Proprio in questi giorni in cui il tema del bullismo, dopo il pestaggio da parte della ormai temutissima bionda di Bollate, è tornato tristemente di moda, ci sono caduta anche io.
Ebbene si: sono una persona orribile e il karma mi punirà per questo, ma, onestamente, è stato divertente. Ho provato un sottile piacere nel ferire, per quanto superficialmente, questa persona, soprattutto perché avevo un pubblico, e poi ne avremmo riso insieme.
Venerdì sera, locale notturno strapieno, siccome tra gli altri suona il gruppo di un caro amico, siamo in molti lì per il concerto, e ci conosciamo un po’ tutti. Il mio gruppetto si amalgama bene anche con chi è solitamente più esterno al nostro giro abituale di uscite, e fioccano frizzi lazzi, risate, ricchi premi e cotillon.
Ad un bel momento, dalla nostra posizione rialzata rispetto al resto della sala avvisto lei: la Bidella, che come ogni volta sta seguendo come un setter il mio ex e, come ogni volta, lo sta fissando con sguardo adorante.
A questo punto, però, mi vedo costretta a fornirvi quantomeno una sommaria descrizione della sunnominata, anche a parziale spiegazione del mio infimo comportamento.
La Bidella è tale perché ricorda, giustappunto, l’operatrice scolastica rubiconda che tutti hanno incontrato alle medie, solo che lei non ha realmente i sessant’anni che dimostra nell’aspetto e nel look. In più, ha scoperto il rock ‘n’ roll e la vita notturna solo da un paio di anni in qua, quando ha conosciuto la Bestia (ovvero il mio ultimo ex ufficiale) e gli si è accollata come una cozza – lui ha un po’ l’hobby di raccattare casi umani, purtroppo.
Questo insieme di cose (l’amore per la Bestia e la scoperta della musica) l’ha resa lievemente compulsiva e lievemente ossessiva, ed ha iniziato a seguirci nel nostro peregrinare tra locali e concerti, anche quando si andava a vedere gente che lei non aveva manco sentito nominare.
Fin qui, a parte chi ci chiedeva se fosse la madre di qualcuno, nessun problema a trovarsela intorno, finché, sventura volle che venisse invitata, da un mio amico scemo, ad una festa ad alto tasso alcolico, sfociata, come spesso accade, in un “momento galline” della peggior specie. In quel frangente si parlava ovviamente di sesso (che “momento galline” sarebbe, altrimenti?), con una particolare digressione sulle persone con cui ognuna avesse avuto una maggiore intesa, digressione che ha permesso alla Bidella di scoprire che:
– io e la Bestia abbiamo avuto una storia durata un anno,
– il perché la Bestia è soprannominato la Bestia,
– il non trascurabile dettaglio che io ne rimpiangessi le performances (ogni tanto mi capita anche adesso, la verità)
– il motivo per cui lui è affettuoso solo con me e mi apre la portiera della macchina.
Questo insieme di informazioni ha sconvolto la povera Bidella, che – oltre a confessare il suo desiderio per la Bestia, accompagnando il tutto con oscuri suoni gutturali – ha deciso secondo un ineccepibile sillogismo aristotelico che il solo motivo che teneva la Bestia lontana da lei, ero io. Che culo, eh?
La persecuzione ai miei danni è iniziata in quel momento, all’incirca un annetto fa, ma essendo lei tragicamente buonista ha iniziato la sua guerra psicologica con i suoi mezzi: perseguitandomi ovunque e cogliendo ogni minima occasione di dialogo per rifilarmi infiniti pistolotti morali sulla necessità di abbandonare il passato per dirigersi verso nuovi lidi (inutile dirle che in quel periodo uscivo con Calimero – che ancora non aveva rivelato la sua natura pulcina) e augurarmi di trovare presto un nuovo amore che mi avrebbe resa felice (portandomi una sfiga infinita che temo perduri ancora oggi).
Una sera mi ha tenuta fuori al freddo, frapponendosi tra me e la portiera della macchina, per talmente tanto tempo che il giorno dopo mi è venuta la bronchite.
Credevo di essermene liberata ormai da un po’, e invece venerdì rispunta, ovviamente appiccicata alla Bestia, in occasione di un live.
Quando l’ho avvistata, ho subito chiamato Rita (il cinico soggetto che avete conosciuto qui), per farle vedere questa persona di cui le avevo molto parlato, e mentre tutti confermavano che si, somiglia proprio ad una bidella rubiconda, ho annunciato: “vado a fare la stronza!”, precipitandomi verso di loro e saltando al collo della Bestia.
Lui mi ha circondato la vita con un braccio e, mentre parlavamo del concerto, è intervenuto il suo amico asserendo che scopriva in quel momento che anche la Bestia sapeva essere affettuoso. Ora, potevo forse lasciarmi sfuggire un’occasione servita così su di un piatto d’argento? No.
Mi sono comportata come la peggio mean girl dei peggio film adolescenziali ammerigani e tra un paio di bacetti e un paio di carezze ho spiegato che lui in realtà con me è sempre stato ed è sempre affettuoso, perché mi vuole bene (Conversazione: – Bestia, mi vuoi bene? – Ma certo che ti voglio bene! – visto? Mi vuole bene!) e che abbiamo anche una foto in cui ci baciamo! “Ma come non ci credi? Ecco qua, guarda!” con pronta esibizione della foto medesima. La Bidella a quel punto era verde, mentre il mio pubblico in galleria se la rideva tra un “che troia!” e l’altro.
Insomma, un’idiota che manco i cani, sembravamo la cheerleader scema avvinghiata al quarterback tronfio della peggior iconografia da film per teenager, ma in realtà ero solo un grosso alano che, davanti ad un piccolo pechinese stortignaccolo, piscia sul suo muretto preferito.
– intanto lui però mi accarezzava la schiena, forse dovrei considerare l’idea di tornare sul punto… –
Ero soddisfatta della mia piccola, meschina vittoria? Si, confesso di si.
È stato divertente? Sì, non posso negare che lo sia stato.
Ne vado fiera? No, ma neppure me ne pento.
Per una lunga serie di ragioni, le persone che si attaccano alle altre modello sanguisuga, mi terrorizzano a morte, e sono disposta ad usare tutti i mezzi (e i mezzucci) necessari a tenerle lontane da me e dalla mia vita.
Ma non è solo questo: è che c’è un piccolo piacere perverso a lasciar emergere la nostra parte cattiva, ogni tanto e, per quanto possa sembrare orribile, ed essere ingiusto, è dannatamente liberatorio.
Dalle premesse pensavo che avessi preso a tuzzi la bidella. Volevo la rissa. 😦
Ahahahahah! No dai, sono una personcina fine.
Niente botte, e di sicuro non per un ex!
Socia, per la sfiga ti rimane solo lo sfascino.
Credi che non l’abbia già fatto eseguire?
Ho anche fatto il rito del sale!
Hai la mia stima…sappilo
Ho la tua stima?! Ne sono lieta, ma non ho fatto una bella cosa, e ne vado pure fiera!
Per come la vedo io, mi è parso un gesto in difesa del tuo ex, e su questo non ci vedo niente di sbagliato, anzi…e poi la bidella delle medie mi odiava a morte…perciò… 🙂
Ahahaha! Più che un gesto di difesa nel senso di difenderlo dal pericolo, è stato un gesto di “lui è mio comunque”! Insomma, come un alano che segna il territorio, ecco! 😀
In verità, la bidella fa paura!
La bidella porta sfiga.
E incita alla bestemmia!
Si porta sfiga. A me una che credevo fosse amica (fiducia non fu mai così mal riposta) quando uscivamo insieme mi diceva sempre “me lo sento che oggi trovi qualcuno” Stronza lei che così nn ho mai trovato nessuno. Peggio di uno specchio chr ai rompe xe nn sai fino a quando durerà la sfiga!
È questo che mi terrorizza infatti! Adesso come si fa a mettere in azione l’anti sfiga?!?!?!
Nn lo so anche xe la mia situazione perdura da più di sette anni da quando nn la sento più ma nn ho benefici. Si accettano consigli.
Minchia, peggio dello specchio!
Già! Nn che il mio carattere o cm mi pongo verso gli altri possa migliorare la situazione >_>
Ogni tanto bisogna pur togliersi i sassolini dalle scarpe..
Io vi adoro perché non pensate che sono una persona orribile, ecco!
Premesso che in alcune occasioni ho fatto parte della schiera delle “bidelle”, quindi non posso che solidarizzare con lei (poverella, tanto mi sa che il tuo ex non lo conquista nemmeno per sfinimento), ho grandissima curiosità sul fatto che “bestia” sia ancora così affettuoso con te. Mi sembra di cogliere che non si tratti solo di simpatia da ex (che peraltro è in genere cosa piuttosto rara)… ^_^
Ma chi non è stata un po’ bidella? A parte che come lei credo tu non possa mai essere, perché, ti assicuro, trasuda disagio!
Riguardo alla Bestia, noi eravamo amici prima della liason e lo siamo rimasti giocoforza dopo, perché abbiamo tutta una serie di amicizie, frequentazioni e amicizie in comune.
All’inizio non è stato facile, eh…
In lui comunque l’affettuosità si nota subito perché solitamente è molto riservato nei modi.
La verità è che l’attrazione probabilmente c’è ancora, ma lui teme che poi ci incasineremmo nuovamente e non lo si smuove dalle sue convinzioni!!!
Però mi fa da cavalier servente quando ho bisogno di uno per i “lavori da uomo”, tipo ex marito per intenderci! 😛
Maxima stima per “bestia” e per te (e anche un po’ di invidia)…io dagli ex, nonostante vantassero di aver mantenuto buoni rapporti, ho ricevuto un sacco di sabotaggi (anche per attività da cavalier servente).
Concordo che amicizia di lungo corso e attrazione fisica ancora viva siano piuttosto difficili da gestire senza casini a meno che non subentri l’ammmore.
ahahaha, guarda che non c’è bisogno che tu faccia la troia, prima o poi il vero amore arriverààààààààààààààààààààààà! quando meno te lo aspetti… vedrai…
lollololololol
Sei una brutta persona, e lo sappiamoooooooo!!!!!!!! ^^
No vabbè ma chi non c’era non può capire. Mancava solo che Carrie e Bestia si mettessero a dare dimostrazione pratica della loro innata e sfavillante intesa sessuale con una sveltina a centropista. La Bidella era così livida che faceva luce come un neon. E io, che assistevo attonita a distanza di una decina di metri, avevo appesa alla spalla la BFF di Carrie che in preda all’ammirazione più totale esclamava: “Guardala, che troia! VAI, TROIA! DATEMI UNA TI! DATEMI UNA ERRE!…”
Fichissimo. Non ero mai stata dentro un teenage movie – dalla parte delle cattive.
Ed è tutto vero… Bad is better!
mia sorella mi ci chiama daria.
come il cartone.
no,bòh. così. immotivatamente.
a parte la frangia.
e l’aria da sfigata, credo.
Ma daria non è sfigata! Lei è fantastica!!!
mh, allora un motivo in più per dire che è una ròba immotivata.
l’accostamento, dico.
Pfffff! La smetta subito!